top of page

IL GOVERNO VARA IL DECRETO LIQUIDITA'

Aggiornamento: 25 apr 2020

In sintesi alcune nuove misure per le imprese annunciate dal Governo con il comunicato stampa n. 39 del 6 aprile 2020.



Accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti

Il governo ha messo a disposizione circa 200 miliardi di euro in forma di garanzie che saranno concesse attraverso la SACE Simest (gruppo Cassa Depositi e Prestiti) in favore delle imprese che, tramite le banche, accendano finanziamenti.

In sostanza la garanzia coprirà l’importo del finanziato in misura del;

  • 90% per le imprese con meno di 5.000 dipendenti impiegati in Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro;

  • 80% per imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato compreso tra 1,5 e 5 miliardi di euro;

  • 70% per le imprese con fatturato maggiore ai 5 miliardi di euro.

L’importo della garanzia non potrà essere superiore al 25% del fatturato 2019 o al doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda;


Il decreto potenzia ulteriormente il Fondo di Garanzia per le p.m.i., aumentandone sia la dotazione finanziaria sia la capacità di generare liquidità anche per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti.


Per professionisti, negozianti, autonomi e piccoli imprenditori le banche potranno erogare subito i prestiti fino a 25mila euro praticamente in automatico, senza aspettare l'ok del Fondo. Questi saranno garantiti al 100% e senza controlli preventivi sul merito del credito. Per i prestiti fino a 800mila euro ci sarà sempre copertura al 100%, con il 90% garantito dallo Stato e la controgaranzia del 10% dei Confidi, tenendo conto della situazione finanziaria pre-crisi e non dell'andamento degli ultimi mesi, segnati dalle difficoltà dell'emergenza. Per le richieste di liquidità fino a 5 milioni invece la garanzia sarà al 90%, sempre senza valutazione andamentale.


Misure per garantire la continuità delle aziende

Le misure finalizzate a garantire la continuità delle imprese, con particolare riguardo a quelle che prima della crisi erano in equilibrio e presentavano una regolare prospettiva di continuità aziendale, si attuano: 

  • in sede di redazione del bilancio in corso, valutando i criteri di prudenza e di continuità alla luce della situazione emergente dall’ultimo bilancio chiuso;

  • disattivando le cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale.


Ulteriore misura è volta a favorire il coinvolgimento dei soci nell’accrescimento dei flussi di finanziamento verso la società, disattivando i meccanismi che in via ordinaria li pongono in secondo piano rispetto ai creditori.


Nel decreto rientra anche un pacchetto di misure sulla crisi d’impresa. Viene disposto il rinvio al 1 settembre 2021 dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa. Vengono poi congelate le istanze di fallimento fino al 30 giugno con l’eccezione di quelle avanzate dal pm e si interviene su concordati e accordi di ristrutturazione per favorire gli adempimenti.


Misure fiscali e contabili

Rinviati gli adempimenti fiscali e tributari per lavoratori e imprese:

IVA, ritenute e contributi sospesi per soggetti con calo di fatturato di almeno il 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% sopra tale soglia;

sono sospesi in ogni caso i detti versamenti per i soggetti che hanno iniziato ad operare dal 1° aprile 2019;

per i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), sospensione versamento IVA se calo del fatturato di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni;

ripresa dei versamenti a giugno, con la possibilità di rateizzazione in 5 rate;

sospensione delle ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo, già prevista dal decreto “Cura Italia”, estesa anche alle scadenze di aprile e maggio;

slitta al 16 aprile il termine per i versamenti già in scadenza al 20 marzo scorso;

la scadenza per l’invio della Certificazione Unica viene prorogata dal 31 marzo al 30 aprile.

Il credito d’imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro è esteso all’acquisto di:

- dispositivi di protezione individuale,

- mascherine,

- occhiali. 


Fondo garanzia impiantistica sportiva

Estesa, fino al 31 dicembre 2020, l’operatività del Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva, amministrato in gestione separata dall’Istituto per il Credito Sportivo, includendo anche i finanziamenti per le esigenze di liquidità, attualmente esclusi, delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate, degli Enti di Promozione Sportiva, delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche. Si costituisce un particolare comparto, del predetto Fondo, con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno corrente.


 
 
 

Comentarios


Avv. Giorgio Marchetti
via C. Colombo, 62
62029 Tolentino (MC) - Italy
c.f. MRCGRG60C04A271X
p. IVA IT02577880426

Tel. +39 3397726513
email: info@giorgiomarchettiavvocato.it

pec: avvgiorgiomarchetti@pec.it

Modulo di iscrizione

©2020 Powered by Giorgio Marchetti.

  • facebook
  • linkedin
bottom of page