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L'INPS FA CHIAREZZA SULLA L. 104 AL TEMPO DEL CONRONAVIRUS: 12 GIORNI IN PIU' A MARZO E APRILE

Aggiornamento: 25 apr 2020

Con circolare n. 45 del 25/03/2020, l'INPS ha fornito le prime indicazioni riguardo all’introduzione di 12 giorni di permesso extra di cui usufruire nelle mensilità di marzo e aprile.

Dodici giorni di permesso che si vanno ad aggiungere ai tre previsti sia per marzo che per aprile: complessivamente, quindi, chi si trova in una condizione di disabilità o chi assiste un familiare disabile, potrà usufruire di diciotto giorni di permesso retribuito nei prossimi due mesi.

Lo stabilisce il decreto “Cura Italia, incrementando il numero di giorni di permesso riconosciuti dalla Legge 104/1992 che - come noto - stabilisce delle regole con cui disabili (ma anche i familiari, entro un certo grado di parentela, che se ne prendono cura) possono assentarsi dal lavoro senza perdere la retribuzione.

Generalmente, i soggetti a cui viene riconosciuto il diritto alla Legge 104 possono beneficiare di riposi giornalieri di 1 o 2 ore al giorno (a seconda dell’orario di lavoro), o anche di 3 giorni di permesso mensile frazionabili ad ore.


Il testo ufficiale del Decreto Cura fa finalmente chiarezza su quanti sono i giorni di permesso:

Il numero di giorni di permesso retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, è incrementato di ulteriori complessive dodici giornate usufruibili nei mesi di marzo e aprile 2020.
Il beneficio di cui al comma 1 è riconosciuto al personale sanitario compatibilmente con le esigenze organizzative delle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale impegnati nell’emergenza COVID-19 e del comparto sanità.
Alla copertura degli oneri previsti dal presente articolo si provvede ai sensi dell’articolo 126.

Quindi, dall’interpretazione di questo estratto del testo ufficiale ne risulta che oltre ai 3 giorni di permesso mensili si aggiungono ulteriori 12 giornate di permesso retribuito coperto da contribuzione figurativa. I 12 giorni di permesso, però, sembrano essere complessivi, quindi da utilizzare per marzo ed aprile (e non 12 giorni di permesso in più per ciascun mese, come invece si pensava inizialmente).

Non ci sono dubbi, inoltre, sul fatto che questa possibilità sia riconosciuta a tutti i lavoratori e non solo a quelli impiegati nel comparto sanitario; un’interpretazione confermata dal messaggio INPS 1281/2000, con il quale vengono fornite le indicazioni su come fare richiesta dei giorni di permesso 104 extra.


Come richiededere i 12 giorni extra della Legge 104

Dalle specificazioni illustrate nel messaggio INPS predetto, i dipendenti pubblici che intendono richiedere di usufruire dei giorni extra di permesso 104 non devono inoltrare alcuna domanda all’INPS. La richiesta, infatti, va presentata alla propria Amministrazione pubblica, “secondo le indicazioni dalla stessa fornite”.

Per i dipendenti del settore privato che ha già un provvedimento di autorizzazione ai permessi, con validità comprensiva dei mesi di marzo e aprile, parimenti non è necessario presentare una nuova domanda all’INPS e va fatta la richiesta al datore di lavoro.

Qualora tale provvedimento di autorizzazione non sia stato ancora emesso, allora bisognerà presentare domanda all’INPS secondo le modalità già in uso.

Anche i lavoratori dipendenti per i quali è previsto il pagamento diretto dell’indennità da parte dell’INPS, ovvero lavoratori agricoli e lavoratori dello spettacolo a tempo determinato, dovranno presentare una nuova domanda all’INPS, ma solo nel caso in cui “non sia già stata presentata una istanza relativa ai mesi per cui è previsto l’incremento delle giornate fruibili”.


I soggetti interessati ai nuovi permessi Legge 104, Coronavirus.

Si tratta di tutti i lavoratori dipendenti a cui è stato riconosciuto il diritto alla Legge 104, quindi dei caregivers, ossia di chi si prende cura di un proprio familiare affetto da grave disabilità.

Nel dettaglio, oltre agli stessi disabili in condizioni di gravità, possono richiedere i 12 giorni di permessi 104:

  • i genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità;

  • coniuge, partner (conviventi di fatto o coppie riconosciute da unione civile) di disabile in situazione di gravità;

  • parenti o affini entro il II grado di familiari disabili in situazione di gravità.

Inoltre, in presenza di determinate condizioni (ossia quando i genitori o il coniuge della persona disabile abbiano superato i 65 anni di età o siano essi stessi affetti da patologie invalidanti) possono usufruire dei permessi 104 anche i parenti e gli affini entro il III grado.


 
 
 

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Avv. Giorgio Marchetti
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